Riporto un articolo forte sulla "speculazione" attorno ai vini naturali. Buona lettura.
https://www.intravino.com/primo-piano/il-vino-naturale-ha-rotto-il-cazzo/
Riporto un articolo forte sulla "speculazione" attorno ai vini naturali. Buona lettura.
https://www.intravino.com/primo-piano/il-vino-naturale-ha-rotto-il-cazzo/
Che l'annata 2023 sia annoverata tra quelle peggiori del secolo fino ad ora sembra assodato, sia per l'andamento climatico che per le malattie in particolare per la peronospora. Ma un altro fenomeno si sta verificando in questo periodo estivo che precede la vendemmia ovvero la recrudescenza del mal dell'esca.
Il complesso dell'esca è una patologia del legno che ha molte sfaccettature e molti protagonisti. tra questi alla base sono i funghi patogeni che sono diversi e diversificati nel senso che nel legno malato non si ritrovano sempre gli stessi funghi e nelle stesse proporzioni. Tra queste ricordiamo Botryosphaeria, Eutypa lata e altre Diatrypaceae, complesso dell'esca vera e propria Phaeomoniella chlamydospora, Phaeoacremonium spp. e infine la carie Fomitiporia sp., Fomitiporella sp. Stereum sp., Inocutis sp. ecc..
Ma i soli funghi non sono capaci di indurre sempre i sintomi della malattia, se si pensa che in vigneti vecchi molte o quasi la totalità delle piante ha all'interno almeno uno di questi patogeni ma non manifesta sintomi.
Ma cosa è successo quest'anno nel quale si sta assistendo ad una forte recrudescenza della malattia ?
Se analizziamo i fattori predisponenti diciamo che negli ultimi due anni abbiamo avuto un mix molto favorevole alla sintomatologia della malattia. Da una parte un 2022 molto siccitoso e caldo che ha costretto le viti a consumare le riserve e a subire forti stress idrici e nutrizionali, dall'altra una primavera 2023 molto piovosa che è stata seguita da forte calura estiva; questo ha esacerbato la sintomatologia e portato alla morte di molte piante infette. Dunque moria di piante che da giungo in poi hanno manifestato sintomi sempre più intensi fino al collasso e alla morte. Intervenire su piante infette e sintomatiche in queste condizioni è praticamente impossibile. La strategia di PREVENZIONE per questi complessi infettivi si basa su una strategia di gestione rigorosa e puntuale che va dalla individuazione delle piante infette, da farsi a più riprese durante la stagione vegetativa, dato che i sintomi si manifestano scalarmente durante l'anno, alla potatura e alla disinfezione delle ferite, fino al risanamento, quando possibile, con tagli di riforma e dendrochirurgia.Biodinamica è scienza
Questo articolo di cui si parla molto e che sembra avvalorare la tesi della efficacia della Biodinamica mi ha suscitato una riflessione che è la seguente:
Mi domando se le persone leggono gli articoli che commentano . Questo studio fatto da biodinamici dimostra che le istruzioni esoteriche ( corno di mucca che ha partorito, periodo astrale di sotterramento del corno ecc.) non sono alla base del funzionamento dell'evoluzione del preparato 500 ma sono "solo" i microrganismi che si selezionano stando in un certo ambiente ed in certe condizioni. Cosa che un microbiologo non ha difficoltà ad ammettere.
Da Lavinium |
Antico Uliveto |
L'incontro avrà inizio alle ore 18,30. Due vini in degustazione gratuita , seguirà apericena con la Relatrice ed il Produttore questa su prenotazione.
Per prenottazioni contattare Ristorante Antico Uliveto al n 0584768882
Per info tosilamberto@gmail.com