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martedì 27 febbraio 2024

Un articolo DIROMPENTE

 



Riporto un articolo forte sulla "speculazione" attorno ai vini naturali. Buona lettura.

https://www.intravino.com/primo-piano/il-vino-naturale-ha-rotto-il-cazzo/

Che sta succedendo alle vigne quest'anno?

Che l'annata 2023 sia annoverata tra quelle peggiori del secolo fino ad ora sembra assodato, sia per l'andamento climatico che per le malattie in particolare per la  peronospora. Ma un altro fenomeno si sta verificando in questo periodo estivo che precede la vendemmia ovvero la recrudescenza del mal dell'esca.

Il complesso dell'esca è una patologia del legno che ha molte sfaccettature e molti protagonisti. tra questi alla base sono i funghi patogeni che sono diversi e diversificati nel senso che nel legno malato non si ritrovano  sempre gli stessi funghi e nelle stesse proporzioni. Tra queste ricordiamo Botryosphaeria, Eutypa lata e altre Diatrypaceae, complesso dell'esca vera e propria Phaeomoniella chlamydospora, Phaeoacremonium spp. e infine la carie Fomitiporia sp., Fomitiporella sp. Stereum sp., Inocutis sp. ecc..



Ma i soli funghi non sono capaci di indurre sempre i sintomi della malattia, se si pensa che in vigneti vecchi molte o quasi la totalità delle piante ha all'interno almeno uno di questi patogeni ma non manifesta sintomi. 

Ma cosa è successo quest'anno nel quale si sta assistendo ad una forte recrudescenza della malattia ?

Se analizziamo i fattori predisponenti diciamo che negli ultimi due anni abbiamo avuto un mix molto favorevole  alla sintomatologia della malattia. Da una parte un 2022 molto siccitoso e caldo che ha costretto le viti a consumare le riserve e a subire forti stress idrici e nutrizionali, dall'altra una primavera 2023 molto piovosa che è stata seguita da forte calura estiva; questo ha esacerbato la sintomatologia e portato alla morte di molte piante infette. Dunque moria di piante  che da giungo in poi hanno manifestato  sintomi sempre più intensi fino al collasso e alla morte. Intervenire su piante infette e sintomatiche in queste condizioni è praticamente impossibile. La strategia di PREVENZIONE per questi complessi infettivi si basa su una strategia di gestione rigorosa e puntuale che va dalla individuazione delle piante infette, da farsi a più riprese durante la stagione  vegetativa, dato che i sintomi si manifestano scalarmente durante l'anno, alla potatura e alla disinfezione delle ferite, fino al risanamento, quando possibile, con tagli di riforma e dendrochirurgia.