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sabato 18 gennaio 2020

Un ricordo di Gianna

La prima volta che mi ricordo di questa coppia di appassionati enofili è in un evento organizzato dall'Acquabuona a Pisa. L'apertura dell'evento, se non sbaglio era alle 10,00 del mattino, ma già dalle 9,30 questi due signori ( Vincenzo e Gianna Zappalà) erano in cortese attesa dell'inizio della nostra degustazione. E così è stato per gli eventi a seguire finché non ci siamo conosciuti meglio e finalmente ho compreso che quel signore era ed è un illustre astronomo e astrofisico e che la signora con cui stava era la compagna della sua vita . Un ricordo questo indelebile come i giudizi netti e irrevocabili che Gianna emetteva sui vini assaggiati. E infatti la perdita dell'olfatto di qualche anno fa aveva precluso a Gianna una grossa parte di questo mondo che tanto amava e tanto conosceva. Si perché Vincenzo e Gianna conoscevano di persona i grandi e piccoli vignaioli piemontesi e non solo e con essi avevano un rapporto di amicizia intima e sincera.
La ricordo così Gianna attenta osservatrice del mondo,  sincera come un bisturi, generosa come una vera amica, illuminante come faro nella notte. E una notte improvvisamente quel faro si è spento.
Non però il ricordo di quella luce che porteremo sempre dentro di noi.
Lamberto Tosi

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